Se sei alle prese con il tuo blog o sito web e stai cercando di perfezionarlo in ogni parte, partendo dalle varie pagine fino al portfolio, ma ti sei appena accorto che manca il footer in questo articolo scoprirai cosa è il footer e come puoi utilizzarlo bene sul tuo sito web.

Cos’è il footer di un sito

Il footer è la parte finale di un sito web, che generalmente ha una parte di colore diverso, dove si nota una differenza cromatica con le altre parti del sito web, ma non vengono inseriti contenuti all’interno. Può essere visto come il luogo dove gli utenti si muovono andando da un punto all’altro del sito web.

Perché devi migliorare il footer

Di solito si pensa che la parte finale del sito web sia inutile, ma non è così. Per cui è importante migliorarlo inserendo:

  • Copyright e informazioni legali;
  • Dati personali, aziendali e contatti;
  • Link a policy, cookie e condizioni di vendita;
  • Link a pagine di servizio e spedizioni;
  • Immagini dei partner e dei certificati;
  • Icone ai social network.

Il footer non deve essere mai utilizzato inserendo delle informazioni che sono importanti, ma vanno messe in alto.

Come modificare footer su WordPress

Aggiungere testo e widget nel footer di WordPress è molto facile, è sufficiente andare nella sezione dedicata a questi box per trascinare i moduli che preferisco. Il footer su WordPress è suddiviso in colonne in base al tema. Le sezioni solitamente sono tre e hai la possibilità di apportare delle modifiche inserendo e togliendo widget nella sezione dedicata dl tuo blog. Il testo copyright, invece, devi modificarlo in una parte specifica indicata dal template WordPress che hai scelto. È importante aggiornare la data ogni anno o di inserire una funzione in PHP per fare in modo che cambi automaticamente.

Ottimizzazione SEO del footer

Nel footer possiamo inserire testo e link interni, se inserisci un link nel footer, ma non lo hai messo nella tua navigazione principale o nel contenuto della pagina, potrebbe non portare valore. Google non ama i collegamenti sitewide, cioè nelle zone che si ripetono nella pagina del sito, ma gradisce quelli in-content. Per cui se i link sono in uscita occorre chiamarli nofollow, altrimenti Google potrebbe pensare a una compravendita link. Quelli interni devono essere usati molto attentamente. Aggiungi quello che serve per far muovere le persone nel tuo sito web, non usare il footer per spingere link interni.